Si parla tanto di uscire dalla zona di comfort, ma non sempre se ne sottolineano i benefici.
Uscire dalla zona di comfort costa infatti fatica.
Perché dunque vale la pena farlo?
È l’unico modo per crescere, migliorarsi e riuscire quindi a vivere meglio e a centrare i propri obiettivi.
Si tratta quindi di avere più soddisfazione dalla propria vita.
Ma facciamo un passo alla volta. Che cos’è esattamente la zona di comfort?
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La comoda e familiare zona di comfort
Si tratta del luogo psicologico, della situazione, dello stato mentale in cui siamo perfettamente a nostro agio. Può coincidere con il luogo familiare, le persone note, le attività fatte abitualmente. Ognuno di noi ha la sua personalissima zona di comfort.
I confini della nostra zona di comfort vengono fuori quando ad esempio evitiamo i luoghi sconosciuti, oppure ci sentiamo a disagio con persone mai viste. Oppure quando ci rifiutiamo di fare qualcosa di diverso dal solito.
Nella nostra confortevole bolla siamo invece talmente a nostro agio che non serve alcuno sforzo o impegno. Tutto ci è familiare, lo stress è minimo e siamo in grado di gestire confortevolmente ogni cosa.
Assolutamente fantastico vero?
Oppure no?
Uno dei problemi è che, in questa bolla, comoda e tranquilla, tutto rimane sempre uguale a se stesso. Non c’è alcun cambiamento, non c’è crescita, non c’è variazione.
È come essere in barca a vela in un giornata senza un alito di vento. Non rimane che l’immobilità. E per quanto possa essere piacevole il contesto, con sole e mare, alla lunga diventa un grosso problema.
Oppure immagina di vivere in una stanza con ogni comodità. Hai tutto ciò che ti serve per sopravvivere e per passare il tempo piacevolmente, pure degli amici che passano a trovarti, ma non puoi uscire. Sei prigioniero nella stanza.
Potresti davvero essere felice in una situazione del genere?
“La nave è molto sicura nel porto, ma le navi non sono costruite per questo.” William G.T. Shedd
È davvero così piacevole la zona di comfort?
C’è da dire che nella nostra confortevole bolla non tutto è sempre così piacevole. Nella nostra zona di comfort trova posto ad esempio anche il lavoro che non ci piace, ma che conosciamo bene. Oppure ci possono essere le persone che ci frequentano da una vita, anche se la relazione con loro non è proprio soddisfacente. O chissà cos’altro.
Il fatto è che anche le situazioni di disagio, se conosciute e solite, alla fine diventano confortevoli. Troviamo confortevole tutto ciò che non genera ansia o stress, perché non genera sorprese.
La zona di comfort è la nostra gabbia dorata, e se siamo minimamente vivi, diventa presto troppo stretta e limitante.
Quanto presto? Dipende anche dalla dimensione della nostra area sicura. Se la tua può essere paragonata a un castello con un immenso parco intorno, allora forse potrai sentirti felice e appagato per molto tempo. Ma, se sei minimamente vivo e desideroso di migliorarti, non ti basterà per sempre.
Allargare la zona di comfort
Uscire dalla zona di comfort fa paura. Poi che senso ha uscire da una situazione confortevole per immergersi nel disagio e paura? “Mica sono masochista!” Pensieri di questo genere mi passavano spesso per la testa, quando cominciavo a sentire il desiderio di crescere e quindi di uscire dalla mia comoda bolla.
Poi mi sono accorta di una cosa fantastica. Quando usciamo dalla nostra zona confortevole, non facciamo altro che allargare la zona in cui ci sentiamo a nostro agio.
Quindi più che uscire dalla zona di comfort si dovrebbe parlare di allargare la propria zona di comfort.
Infatti se ti ritrovi con un’ampia zona di comfort, vuol dire che ti sei già dato molto da fare per uscire dalla tua confortevole bolla. Hai già allargato le situazioni, i luoghi e le persone con cui ti senti perfettamente a tuo agio; sei cresciuto, e la tua autoconsapevolezza e autostima sono aumentate.
A questo punto sono sicura che mi potresti elencare parecchi motivi per cui vale la pena impegnarsi per allargare i confini della nostra comoda bolla.
Perché ne vale la pena?
Tutti noi cerchiamo di:
- massimizzare il benessere e
- evitare qualsiasi dolore o disagio.
Cosa può quindi valere tanto da spingerti ad affrontare le tue paure, a superare ansia e stress ed esporti volontariamente a un disagio?
Solo un benessere maggiore!
“Non possiamo diventare ciò che vogliamo essere, restando in quello che siamo.” Max DePree
Ci decidiamo a muoverci per allargare la nostra zona di comfort solo per un benessere più grande, come ad esempio:
- l’aumento dell’autostima
- una maggiore consapevolezza di sé
- allargare i propri orizzonti
- moltiplicare le proprie possibilità
- essere più se stessi
- raggiungere i propri obiettivi
- avere relazioni umane più soddisfacenti
Se vogliamo quindi vivere con più intensità, crescere e continuare a migliorarci giorno per giorno, non ci resta che decidere di fare qualche passo fuori dalla nostra zona di comfort.
“Non si può mai attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva.” Cristoforo Colombo
Come fare, la tecnica dei piccoli passi
Il modo migliore di procedere è con piccoli passi. Non è necessario gettarsi con il paracadute oppure fare il giro del mondo a piedi.
Basta fare un piccolo passo per uscire allo scoperto e trovarsi in una situazione un po’ più sfidante del normale.
È solo se alziamo di poco l’asticella che possiamo imparare e crescere. Se esageriamo potremmo trovarci in una situazione di stress eccessiva che non ci permette di crescere perché per noi risulta ingestibile.
Solo tu puoi sapere cosa è sfidante per te. Alza un poco l’asticella e sarai sorpreso dei risultati. Dietro a ogni fatica e paura c’è infatti un’opportunità.
“Se stiamo crescendo, saremo sempre fuori dalla nostra zona di comfort.” John Maxwell
Poi scoprirai che un passo tira l’altro, perché quando cominci a vedere la tua vita migliorare la tua voglia di crescere ti trascinerà da un successo all’altro.
Non ti resta che decidere se vuoi vivere veramente!