Gli ostacoli all’ascolto sono molti e producono danni immensi nella vita di ciascuno di noi. Soprattutto perché, il più delle volte, non ne siamo consapevoli.

Quante volte nelle ultime 24 ore hai parlato con qualcuno, continuando a guardare lo smartphone, giocherellando con il profilo Facebook, Whatsapp o altro?
Non ti è capitato? Ne sono davvero felice. Vuol dire che sei già un passo avanti nella consapevolezza e nella rimozione degli ostacoli all’ascolto.

Qualsiasi ostacolo all’ascolto può infatti essere gestito con successo ed eliminato o almeno ridotto.
Il primo passo da fare è conoscere la natura di questi ostacoli.

Le tipologie di ascolto insoddisfacenti

L’ascolto è una componente vitale e irrinunciabile di una buona comunicazione. Se non c’è qualcuno che ascolta il messaggio dell’altro, la comunicazione non è possibile.

Le conseguenze possono essere devastanti. Pensa a tutti i dissensi, frustrazioni e litigi, in famiglia, tra amici e in tutte relazioni, a tutti i livelli.

Non siamo però condannati alla incomprensione reciproca. Le relazioni soddisfacenti e costruttive sono possibili, se viene curata la comunicazione e l’ascolto reciproco.

Anche se abbiamo il sincero desidero di ascoltare l’altro, ci sono molte cose che possono ostacolare il nostro ascolto.

Possiamo ad esempio adottare un ascolto insufficiente, senza nemmeno rendercene conto. Il nostro ascolto ad esempio è spesso selettivo o passivo.

Di che si tratta esattamente?

Ascolto selettivo

L’ascolto selettivo è forse uno dei più diffusi ostacoli all’ascolto. È il classico ascolto che dedichiamo a amici, colleghi e spesso anche a figli o compagni di vita.

Nell’ascolto selettivo, prestiamo attenzione solo frammentariamente. Siamo infatti troppo presi dal nostro dialogo interno. Dialogo relativo a questioni personali, a giudizi sull’altra persona, alla interpretazione di quanto detto. Oppure siamo impegnati a decidere cosa dire all’altro.

In questa situazione, non possiamo che distrarci e perdere parti anche importanti del discorso, oppure interrompere per dire la nostra. Spesso senza lasciare prima concludere il discorso. Inoltre non ci accorgiamo di non avere ascoltato veramente quanto l’altra persona voleva dirci.

Questo tipo di ascolto non permette di curare la relazione in modo adeguato.
Hai mai pensato che in questo modo comunichi inconsapevolmente che l’altro non è importante per te? O almeno non abbastanza importante da dedicarci la tua completa attenzione?

Ascolto passivo

L’ascolto passivo è un altro degli ostacoli all’ascolto vero. Significa stare zitti e sentire le parole, ma senza comprenderne il significato perché magari non siamo interessati. Oppure ascoltiamo le parole e ne capiamo il senso, ma solo quello strettamente intellettuale. Senza fare attenzione a tutti i livelli della comunicazione, come ad esempio il linguaggio del corpo.

Così però ci perdiamo la maggior parte del messaggio dell’altra persona. È infatti tutta la componente non verbale della comunicazione che permette di comprendere davvero quanto viene detto.

Ci sono poi altri ostacoli all’ascolto che ci possono impedire di avere relazioni umane davvero soddisfacenti.

Spesso infatti, anche quando desideriamo davvero ascoltare, applichiamo dei filtri che falsano e distorcono quanto l’altro vuole dirci.

Ostacoli all’ascolto, i nostri filtri

Gli ostacoli all’ascolto più nocivi, perché spesso poco percepiti, sono quelli in cui siamo noi stessi barriera a un vero ascolto.

Anche quando desideriamo veramente ascoltare, talvolta i nostri pensieri, preoccupazioni o anche semplicemente la stanchezza fisica, possono impedirci di ascoltare in modo vero e profondo.

I filtri che possiamo involontariamente attivare sono:

  • le esperienze passate o ricordi che in qualche modo vengono richiamate dalle parole dell’altro rischiando di distorcere il senso di ciò che ascoltiamo
  • le nostre convinzioni o valori; è ad esempio difficile ascoltare empaticamente qualcuno che descrive il suo succulento pranzo a base di costolette d’agnello, se per caso sei un vegetariano convinto
  • le aspettative che abbiamo verso il nostro interlocutore; talvolta anche le pretese
  • le nostre ipotesi, opinioni precostituite su quello che l’altro vuole comunicarci
  • i pregiudizi nei confronti dell’altro
  • l’essere distratti da altro o non avere tempo, che ci impedisce la lucidità e serenità per poter ascoltare veramente
  • essere troppo stanchi per poter prestare attenzione

Alcuni di questi filtri forse ti sembrano inevitabili. La stanchezza ad esempio.

È vero che non possiamo essere sempre nelle condizioni ottimali di ascolto. È però possibile fare molto se cominciamo a renderci conto del nostro ascolto inadeguato.

Altri ostacoli all’ascolto soddisfacente

Ci sono anche altri ostacoli all’ascolto, alcuni dei quali non sempre sotto il nostro controllo.

Talvolta l’ambiente in cui si svolge il dialogo non favorisce la comunicazione. Il vero dialogo ha infatti bisogno del tempo e luogo adatto, ma non sempre è possibile.

Un altro ostacolo che ci impedisce un ascolto completo e profondo, è la nostra poca consapevolezza della natura dell’ascolto. Molto spesso infatti, non sappiamo come ascoltare. Forse perché raramente siamo stati ascoltati. Non sappiamo quindi quanto un ascolto vero può essere soddisfacente e proficuo per una buona relazione con l’altro.

Un altro problema che ci rende difficile ascoltare bene è che non ascoltiamo noi stessi. Non ci rendiamo conto quindi dei nostri filtri, dei nostri bisogni, delle nostre esigenze, delle nostre emozioni. Tutto questo è però sempre presente in noi e influenza la nostra capacità di ascoltare l’altro.
Imparare ad ascoltare se stessi è essenziale per poter ascoltare gli altri.

Come superare e vincere gli ostacoli all’ascolto

L’ascolto si impara nel tempo e nessuno può dirsi arrivato e perfetto in quest’arte. Anche chi ha molto esperienza nell’ascolto vero, ha dei limiti.

Per superare i propri limiti nell’ascolto è necessario:

  • Essere consapevoli delle caratteristiche e dell’importanza di un buon ascolto
  • Imparare ad ascoltare se stessi
  • Impegnarci seriamente ad ascoltare gli altri

Non lasciamoci scoraggiare per le nostre piccole o grandi sconfitte nell’arte dell’ascolto.

Superare gli ostacoli all'ascolto

Se ci impegniamo consapevolmente, cominceremo ad accumulare anche molto successi. Nessuno però è in grado di ascoltare sempre, in ogni momento e in ogni circostanza.
Talvolta siamo in uno stato di profondo bisogno e non siamo in grado di ascoltare gli altri; abbiamo la necessità di accudire ed ascoltare solo noi stessi, per riprendere l’energia e poter poi di nuovo rivolgere lo sguardo agli altri.

Ecco quindi l’importanza, all’interno di una buona comunicazione, di ascoltare innanzitutto e prima di tutti, noi stessi.

Per concludere

La qualità dell’ascolto determina la salute della comunicazione e delle nostre relazioni. Per imparare ad ascoltare bene è però necessario comprendere anche ciò che può essere di ostacolo all’ascolto.

Nessuno può dirsi definitivamente arrivato nell’arte di ascoltare. C’è sempre spazio per migliorare e mai motivo per scoraggiarci e desistere. Tutti noi possiamo sconfiggere gli ostacoli all’ascolto che ci impediscono relazioni umane soddisfacenti.

È importante ricordare sempre, che una condizione necessaria per una buona comunicazione è l’essere sempre presenti a se stessi.

Se non siamo consapevoli di noi stessi, delle nostre emozioni e dei nostri bisogni, non possiamo essere presenti all’altro. Cioè se non sappiamo ascoltare noi stessi, non riusciamo nemmeno ad ascoltare veramente gli altri.

È davvero importante impegnarsi nell’arte di saper ascoltare gli altri. Potrebbe essere una buona idea aggiungere all’elenco dei progetti del nuovo anno, anche l’impegno a imparare ad ascoltare veramente.

Che ne dici, ti piace l’idea?

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