Ti senti scoraggiato e incapace di portare a termine un’attività? Probabilmente dipende da una debole autoefficacia percepita.
La buona notizia è che puoi allenare e migliorare il tuo senso di autoefficacia, migliorando così notevolmente la tua possibilità di raggiungere con successo l’obiettivo.
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Che cos’è l’autoefficacia percepita
L’autoefficacia può essere definita come la capacità di una persona di utilizzare le sue abilità intellettive, sociali, emozionali e comportamentali in maniera efficiente per portare a termine efficacemente uno specifico compito.
Più semplicemente, si tratta della fiducia che abbiamo nella nostra capacità di agire con successo nella realtà. Questa fiducia può oscillare a seconda della specifica azione richiesta.
Puoi avere, ad esempio, una altissima fiducia nella tua capacità di superare un esame di matematica e una scarsa fiducia nella tua capacità di suonare la chitarra.
È chiaro che, se non hai mai preso in mano una chitarra in vita tua, difficilmente puoi pensare di poter tenere un concerto di chitarra.
L’autoefficacia non dipende però solo dalla percezione oggettiva di saper o non saper fare. Dipende soprattutto dalla percezione che hai delle tue potenzialità.
Quindi ad esempio, non hai mai preso in mano una chitarra in vita tua. Le tue precedenti esperienze e la fiducia in te stesso, ti portano però ad essere pienamente consapevole di poter affrontare e gestire con successo l’apprendimento e la successiva padronanza dello strumento.
Non si tratta quindi della misura delle competenze oggettive possedute. Si tratta piuttosto della credenza che la persona ha su quello che è in grado di fare con le capacità che possiede.
Autoefficacia e correlazione con l’autostima
Il senso di autoefficacia è quindi legato alla capacità di fare, ma è anche intimamente connesso all’autostima. Il senso di efficacia personale può influenzare l’autostima e viceversa. Si può anche considerare il senso di efficacia personale come parte integrante dell’autostima.
L’autostima è molto importante per ciascuno di noi. Può essere definita come il valore che diamo a noi stessi come persona. Riguarda quindi la sfera dell’essere. Se sana, l’autostima si mantiene sostanzialmente stabile nel tempo. Viene costruita giorno per giorno ed ha radici nella nostra infanzia.
Il senso di autoefficacia varia nel tempo e anche in relazione al tipo di azione.
Non sempre l’autoefficacia ha un effetto sull’autostima. Dipende dall’importanza che ha per noi l’azione specifica in relazione al valore che diamo a noi stessi.
Il non ritenere di poter diventare un bravo musicista, non intaccherà la tua autostima se la musica non rientra nei fattori che consideri importanti per valutarti come persona. Se invece provieni da una famiglia di musicisti, l’effetto sulla tua autostima potrebbe essere molto diverso.
Come l’autoefficacia influenza il risultato
È stato lo psicologo Albert Bandura a parlare per la prima volta di autoefficacia percepita, nel suo saggio “Autoefficacia: teoria e applicazioni”.
In particolare, secondo Bandura, è proprio il livello di efficacia personale percepita che determina le nostre azioni e non viceversa.
Le convinzioni di efficacia influenzano le scelte e lo sviluppo professionale, la gestione dei rapporti di coppia e famigliari, e tutta la rete dei rapporti sociali. Non influenzano quindi solo il modo di pensare e sentire, ma anche il tipo e la difficoltà degli obiettivi scelti.
Una persona con un basso livello di efficacia non osa intraprendere obiettivi ardui. Si impegna di meno perché non ci crede. Sperimenta un maggior livello di stress. Il livello della performance ottenuto è quindi in genere inferiore alle capacità oggettive.
Al contrario, una persona con un alto livello di efficacia percepita:
- Intraprende attività sfidanti e si pone obiettivi ambiziosi
- Mantiene una forte impegno anche di fronte alle difficoltà
- Dopo un insuccesso recupera velocemente il proprio senso di efficacia personale
- Attribuisce gli insuccessi a impegno o conoscenza insufficiente (a cui può quindi porre rimedio)
A parità di capacità reali con una persona con basso senso di efficacia, ottiene in genere un risultato notevolmente superiore. Inoltre, in caso di insuccesso, è pronta a impegnarsi per migliorare.
Come allenare l’autoefficacia
Il senso di efficacia personale percepita non è mai statico, ma si evolve nel tempo. Dipende inoltre fortemente dalla interpretazione che diamo delle nostre esperienze passate e presenti.
Una persona con un alto senso di autoefficacia, di fronte a un insuccesso, ne analizza i motivi. L’insuccesso è visto come opportunità di apprendere e fare meglio la prossima volta. Viene usato per consolidare il futuro successo.
Questo atteggiamento costruttivo si può imparare. In questo modo è possibile accrescere il proprio livello di efficacia percepita.
Il senso di autoefficacia scaturisce da almeno 4 fonti diverse, a cui se ne può affiancare una quinta.
Esperienza personale passata di successo in compiti analoghi
Richiamare alla mente i passati successi permette di aumentare il proprio livello di efficacia percepita, che a sua volta aumenta la perseveranza nel superare le difficoltà del compito. Attenzione a come viene valutato e percepito il successo. Se il successo viene percepito come dovuto alla fortuna, non sarà di aiuto a consolidare il senso di autoefficacia.
Esperienza vicaria
Osservare il successo di una persona con capacità simili e in cui ci possiamo riconoscere. Anche questo può generare un forte senso di autoefficacia, in modo tanto più efficace tanto più ci percepiamo simili alla persona di successo.
Persuasione sociale
Anche la convinzione realistica e oggettiva delle persone intorno a noi, sulle nostre capacità di raggiungere con successo l’obiettivo, è di sostegno per il senso di autoefficacia. L’effetto è tanto maggiore tanto più le persone sono importanti per noi e tanto più sono competenti sull’obiettivo che vogliamo raggiungere.
Stati fisiologici ed emozioni
Le condizioni di energia e le emozioni, soprattutto lo stato di stress, possono influenzare le nostre convinzion. Si può migliorare la fiducia di potercela fare, lavorando sulle condizioni fisiche in generale e riducendo il livello di stress.
In pratica, se sei in forma e ben riposato è più facile gestire positivamente lo stress e rendere al meglio. Soprattutto se ti alleni ad interpretare in modo positivo lo stress, ad esempio come eccitazione per la prova imminente e non come ansia o paura.
Immaginare le azioni
Esiste una quinta possibile fonte da cui può scaturire un aumento del proprio senso di efficacia. Si tratta di Immaginare tutte le azioni da effettuare per raggiungere l’obiettivo, in modo vivido, dettagliato e realistico. L’immagine deve coinvolgere tutti i sensi ed essere una immagine di successo.
Per concludere
Il tuo personale senso di efficacia ha una notevole influenza nel risultato finale di successo o insuccesso. Questo è un bene, perché il senso di autoefficacia percepito può essere allenato e potenziato, per migliorare la possibilità di raggiungere l’obiettivo.
In sintesi, per raggiungere questo risultato è importante:
- guardare ai tuoi passati successi
- osservare i successi di persone in cui ti puoi identificare perché paragonabili a te per ambiente, età, cultura, o altro. Non scegliere modelli irraggiungibili.
- circondarti di persone serie, affidabili e che riconoscono il tuo valore e competenza nel raggiungere l’obiettivo
- avere cura di te, dormire a sufficienza, impegnarti in attività che stimolano emozioni positive.
Ciao Claudia, puoi fare un articolo sulla leadership!
Grazie!!